Richieste fortemente penalizzanti per la categoria in quanto non vi è nessun motivo stringente o improcrastinabile che porti a modificare quanto previsto dagli accordi in vigore.
Oggetto: impiego del personale per più di due domeniche al mese.
AL MINISTERO DELL’INTERNO ROMA - Ufficio Relazioni Sindacali -
AL SIGNOR QUESTORE DI AREZZO
E per conoscenza
ALLA SEGRETERIA NAZIONALE S.I.U.L.P. ROMA
ALLA SEGRETERIA REGIONALE S.I.U.L.P. FIRENZE
Egregio Questore, abbiamo preso atto delle sue disposizioni emanate lo scorso 25 febbraio con le quali si stabilisce l’impiego del personale per il mese di marzo oltre le due domeniche mensili anche in modo consecutivo, emanate a seguito delle intese raggiunte con taluni sindacati, in seno all’esame congiunto avuto susseguentemente la sua informazione preventiva.
Niente da eccepire sulla correttezza del tavolo di trattativa sindacale e sulla legittimità di quanto stabilito in esso che rispettiamo in toto, ma sulle intese raggiunte prendiamo lungamente le distanze, perchè in quella sede il S.I.U.L.P. ha espresso parere negativo a quanto richiesto dall’amministrazione, perché richieste fortemente penalizzanti per la categoria in quanto non vi è nessun motivo stringente o improcrastinabile che porti a modificare quanto previsto dagli accordi in vigore con così largo anticipo, auspicando che tale richiesta non venga riproposta per aprile e maggio ma vengano accettate le nostre indicazioni di limitare le aggregazioni in altre sedi e far ricorso con più frequenza a reparti di rinforzo per l’assolvimento dei servizi nella nostra provincia.
Il S.I.U.L.P. Aretino in maniera responsabile quando si è palesata la concreta ed impellente necessità di garantire la serenità della collettività, non ha mai fatto mancare l’apporto costruttivo e propositivo in tal senso, anche e soprattutto a garanzia della sicurezza dei colleghi, ma in questo caso dareLe una delega in bianco è mortificante per chi fa sindacato e per i colleghi rappresentati che si vedranno mozzate di colpo le tutele conquistate con tanta fatica negli anni.
Andando nello specifico delle sue disposizioni, inoltre, si nota un’ulteriore inaccettabile limitazione dei diritti dei colleghi, facendo riferimento all’indicazione che dà ai suoi collaboratori di valutare attentamente, per il mese di marzo, la concessione di permessi, concedi ecc., tra l’altro oggetto di nessuna intesa con le OO.SS. a differenza di quanto si capisce leggendo le sue disposizioni.
Tale indicazione può trovare fondamento solo a ridosso delle consultazioni referendarie del 29 marzo e non per tutto il mese richiamato, e su questo Le chiediamo di rivedere o chiarire le disposizioni perché tale abuso non verrebbe accettato dal S.I.U.L.P. Aretino.
Egregio Questore se da un lato chiede e ottiene altri sacrifici dai colleghi della Questura, mi passi il termine, con “scendilettiana” compiacenza di altri, dall’altra parte li penalizza nel loro futuro professionale, ad esempio falcidiando i rapporti informativi di chi ha avuto un avanzamento di carriera, senza tener conto del pregresso professionale, l’impegno, l’abnegazione e gli innumerevoli risultati conseguiti che consentono al Questore di Arezzo di “camminare” a testa alta; ma questo e altro argomento su cui ci stiamo attrezzando a tutela della categoria.
Per quello che ci riguarda Dott. Cilona il S.I.U.L.P. Aretino attuerà attenta vigilanza su quanto accadrà nei prossimi giorni perché considerando le fosche ombre che si prospettano all’orizzonte i colleghi meritano di essere tutelati tutti, iscritti o non iscritti, e se necessario per tutelarli ricorreremo anche ad iniziative di protesta di forte impatto.
La segreteria Nazionale è informata per future iniziative a tutela dei colleghi nel caso in cui tale situazione dovesse reiterarsi per i prossimi mesi.
Cordali saluti.
Arezzo, 1° marzo 2020 IL SEGRETARIO PROVINCIALE Gerardo PAPPACENA