Oggi, prima vera giornata estiva, mentre guardavo il TG1 delle 13.30 eccoti il servizio "Arresto choc, aperta inchiesta" su un fatto avvenuto nel Commissariato di Monza.

Si trattava del relativo al fermo di un cittadino marocchino, ubriaco, andato in escandescenza. Solito scoop(?) sensazionalista di Repubblica, il tutto nasce da una foto, scattata all'interno del Commissariato, che ritrae il fermato (cui è stato convalidato l'arresto e disposta la condanna a 8 mesi) mentre viene immobilizzato con mani e piedi legati.

La fotografia è finita sul tavolo del Questore di Milano e successivamente la sua segnalazione in Procura dove i pm, coordinati dal procuratore Corrado Carnevali, dopo aver svolto le indagini, non hanno ravvisato violenze da parte dei poliziotti.

Nel servizio viene come dire... dimenticato di informare che a causa del perdurare dello stato di grave alterazione psico-fisica generata dall'abuso di alcol, è stato richiesto l'intervento di personale del 118, che però veniva aggredito, tanto che si rendeva necessario far sopraggiungere il medico di guardia (il quale riusciva a somministrare un calmante al fermato).

Ebbene da questo episodio, segue un ulteriore servizio "Forze dell'Ordine sotto accusa" che riassume tutta una serie di casi in cui la Polizia di Stato avrebbe avuto parte attiva e violenta, perchè è solo la Polizia di Stato ad esser citata e ripetutamente nominata.

Una commistione di casi da Aldovrandi, a Cucchi, a Uva (in cui la cronista parla di violenze avvenute in una stanza della Questura!) a Gugliotta e così via... con un comune denomitatore: poliziotti violenti!

Complimenti al TG1 per l'informazione chiara e dettagliata... la TV di Stato che presta il video ad informazione tanto faziosa quanto parziale contro la Polizia di Stato.

Un accanimento invero inutile o meglio utile soltanto ad istigare odio e rancore contro la Polizia di Stato.

Una cosa sono le questioni chiuse, con condanna definitiva, ed un'altra i casi ancora in discussione ma soprattutto bisogna raccontare per bene i fatti e non generalizzare colposamente con il risultato di un servizio pubblico che presenta, senza possibilità di contraddittorio, la Polizia di Stato come una struttura violenta.

Inoltre, confondere e addebitare in maniera confusa diversi avvenimenti a operatori della Polizia di Stato non è corretto!

Il capo della Polizia che ne dice, che ne dirà? Inutili sermoni a parte, intendo.

Un servizio che sembra preparato ad arte per una gogna mediatica del sabato pomeriggio.

Ripeto, è limpido che chi sbaglia deve pagare, che la legge deve essere applicata e le sentenze vanno rispettate!

Ma dall'altra parte chi lavora deve essere posto nelle condizioni di poter operare in efficienza e sicurezza. Potendo disporre di mezzi e strutture adeguate alla propria attività istituzionale.

Regole di ingaggio certe e coperture assicurative per chi lavora e per causa della propria attività particolare può incorrere in disgrazie.

Qualcuno, anche il capo della Polizia dall'alto della sua carica, definisca in maniera chiara come si deve bloccare un invasato, un soggetto alterato da alcool oppure da sostanze stupefacenti, un pazzo, un maniaco, uno psicopatico, un teppista, un violento, un terrostista... altrimenti sarà forse arrivato il momento di lasciare in pace i folli che vanno in escandescenza e magari attendere che arrivi un esperto di ipnotismo?!

I benpensanti e taluni cronisti (senza andare troppo nell'aspetto fisico ed intendo ricevere pugni, calci, ginocchiate, testate, bottigliate, coltellate, sprangate, pistolettate) dovrebbero provare l'ebrezza di essere investiti da un getto di vomito alcolico, oppure da uno sputo di saliva putrida in volto o ancora da uno schizzo di sangue marcio e così via... forse incontrerebbero maggiori difficoltà a filosofeggiare su realtà a loro sconosciute.

Al TG1 invece i complimenti per l'inutile servizio fazioso di un tranquillo ed estivo sabato italiano.

Firenze 7 giugno 2014    Francesco REALE, Segretario Generale SIULP Toscana 

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