Riportiamo il testo della lettera inviata al Ministro dell’Interno On.le Matteo Salvini lo scorso 27 giugno. Signor Ministro, la Sua nomina a responsabile del Dicastero dell'Interno suscita forti aspettative, nella categoria degli operatori della sicurezza, in termini di speranze ed attese per il futuro.

L'attuale situazione del Paese, costantemente in bilico tra crisi economica e precari età politico-istituzionale, alimenta le preoccupazioni dei cittadini e i timori delle organizzazioni di rappresentanza sociale e professionale,accrescendo la centralità del ruolo che il sistema sicurezza avrà anche per la ripresa futura dell'Italia.

Siamo certi della Sua consapevolezza di aver assunto un ruolo di grande impegno in termini di progettazione, innovazione e ammodernamento degli apparati e delle strutture deputate a garantire la sicurezza, nel rispetto dell'architettura istituzionale prevista dal legislatore con la legge n.121/81. In questa prospettiva, il SIULP intende proporsi come interlocutore serio, leale, affidabile e credibile, soprattutto con riferimento alla necessità di risolvere una serie di problematiche, per le quali appare imprescindibile il confronto con le rappresentanze sindacali del Comparto Sicurezza.

Con questo spirito siamo a segnalarLe, in forma sintetica e semplificata una serie di problematiche che, a nostro avviso, meritano l'individuazione di un percorso, con tempi e modalità da stabilire, per condividerne la risoluzione, in piena sintonia con i diritti, le garanzie e le tutele professionali, individuali e collettive, previste per il personale del Comparto Sicurezza. In primis, con l'approssimarsi della scadenza dei termini previsti dall'articolo 8 comma 6 della legge 7 agosto 2015 nr. 124,appare urgente pervenire alla definizione dei correttivi al D.lvo 29 maggio 2017 nr. 95 (riordino delle carriere personale del Comparto Sicurezza e difesa).

All'uopo, occorrerà ricercare e rendere disponibili le risorse necessarie a dare piena attuazione ad un processo di riorganizzazione che, altrimenti, risulterebbe monco e incompiuto. In secondo luogo, occorre individuare una strategia per affrontare con determinazione una serie di problematiche organizzative quali la rivisitazione degli assetti del Dipartimento della PS, nonché la riorganizzazione e riclassificazione degli uffici territoriali, sciogliendo, una volta per tutte, riserve e incertezze sulla paventata chiusura di centinaia di uffici territoriali e di specialità. Siamo, inoltre, a chiedere provvedimenti per colmare il gap di organico che la Polizia di Stato patisce, oggi, rispetto all'altra forza di Polizia a competenza generale.

Al riguardo, non si può non evidenziare come, per la Polizia di Stato, sede dell'Autorità tecnica di P.S. e delle conseguenti responsabilità, sia previsto un organico di 106 mila unità a fronte delle 117mila complessive a disposizione dell'Arma dei Carabinieri. In terzo luogo, chiediamo si possa aprire, al più presto, il tavolo di confronto per la definizione della coda contrattuale, con particolare riferimento agli aspetti normativi, del Contratto relativo al triennio 2016 - 2018. Si tratta di un impegno assunto dal Governo nel corso della definizione degli accordi il cui contenuto è stato recepito nel Decreto del Presidente della Repubblica 15 marzo 2018, n. 39.

La definizione della coda contrattuale non è mera questione amministrativa ma rappresenta un imprescindibile strumento di completamento dei nuovi assetti di sistema introdotti dal Decreto Legislativo 29 maggio 2017, n. 95, emanato in materia di revisione dei ruoli e degli ordinamenti delle Forze di polizia. Al riguardo, è appena il caso di ricordare che oltre alla defmizione d'importanti aspetti legati agli istituti normativi, s'impone l'esigenza di individuare e distribuire le risorse previste dal decreto del Presidente del Consiglio di Ministri che ha ripartito le somme stanziate della Legge di Bilancio per il triennio 2018-2020 destinate ai fondi per i servizi istituzionali, ai fondi per il trattamento accessorio per il personale del corpo dei vigili del fuoco nonché all'attuazione dell'area negoziale autonoma per la dirigenza delle forze di polizia a status civile, prevista dall'art. 46 del decreto legislativo 29 maggio 2017 n. 95.

L'individuazione delle materie oggetto di contrattazione e di confronto per la neo istituita area contrattuale dirigenziale configura un'opportunità, lungamente attesa, che consentirà, finalmente, anche ai colleghi dirigenti, di essere protagonisti del proprio futuro lavorativo attraverso la partecipazione diretta alla contrattazione. Si tratta di elementi che costituiscono un importante banco di prova per la verifica degli indirizzi che il Governo vorrà adottare,anche in relazione ai rinnovi contrattuali riferiti al prossimo triennio 2019 - 2021, attraverso la previsione dei necessari appostamenti di risorse nella prossima legge di stabilità.

Siamo, pertanto, a richiederLe un urgente incontro per poter affrontare con Lei tutte le evidenziate problematiche, certi della volontà del Governo di inviare un segnale concreto sul piano della disponibilità a ricercare soluzioni adeguate ed in tempi accettabili alle problematiche evidenziate Nell'attesa di un cortese riscontro e confidando nella sua sensibilità e capacità di ascolto, le inviamo sentimenti, di elevata stima.

Roma, 27 giugno 2018            La Segreteria Nazionale

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